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Giugno 23, 2025

L’Orlando furioso. Le penne e i destrieri

Filed under: Uncategorized — E @ 2:29 am

La bella donna tuttavolta priega
ch’invan la dura squama oltre non pesti.
— Torna, per Dio, signor: prima mi slega
(dicea piangendo), che l’orca si desti:
portami teco e in mezzo il mar mi anniega:
non far ch’in ventre al brutto pesce io resti. —
Ruggier, commosso dunque al giusto grido,
slegò la donna, e la levò dal lido.

(…)

Quivi il bramoso cavallier ritenne
l’audace corso, e nel pratel discese;
e fe’ raccorre al suo destrier le penne,
ma non a tal che piú le avea distese.
Del destrier sceso, a pena si ritenne
di salir altri; ma tennel l’arnese:
l’arnese il tenne, che bisognò trarre,
e contra il suo disir messe le sbarre.

Frettoloso, or da questo or da quel canto
confusamente l’arme si levava.
Non gli parve altra volta mai star tanto;
che s’un laccio sciogliea, dui n’annodava.
Ma troppo è lungo ormai, Signor, il canto,
e forse ch’anco l’ascoltar vi grava:
si ch’io differirò l’istoria mia
in altro tempo che piú grata sia.

 

Orlando furioso. Canto X. 111-115.

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